Sempre più studenti universitari svolgono lavori full-time mentre continuano il loro percorso accademico. Questa combinazione, spesso carica di ragioni economiche o di crescita professionale, porta con sé una sfida notevole: la gestione del tempo.
Portare avanti questi due percorsi non è quasi mai semplice. Tra esami che si affollano nel libretto e 40 ore settimanali di lavoro, se aggiungi anche il tragitto da fare tutte le mattine per raggiungere l’ufficio, si fatica a ritagliarsi del tempo per sé o per i propri amici e il rischio di affaticamento mentale e del calo del rendimento è dietro l’angolo.
Questo avviene perché la produttività, contrariamente a quanto si pensa, non si misura in ore trascorse a “fare” ma nella qualità dell’attenzione, nella capacità di stabilire priorità e nella gestione consapevole delle proprie energie. Senza un’organizzazione efficace, il rischio di burnout è dietro l’angolo.
Quindi la gestione del tempo non è una questione di resistenza, ma di metodo.
Certo, non tutti i metodi sono fatti per noi stessi né noi siamo fatti per loro. Sta a noi trovare il giusto equilibrio e il modo che più si adegua alle nostre esigenze ma per cominciare, fortunatamente, possiamo prendere spunto da alcuni metodi abbastanza famosi e che vi introdurrò di seguito:
La tecnica del Pomodoro:
- 25 minuti di focus (niente telefono, niente notifiche)
- 5 minuti di pausa
- Dopo 4 cicli (chiamati pomodori), pausa lunga di 15-30 minuti
Perfetto per chi tende a distrarsi facilmente o fatica ad iniziare.
La matrice di Eisenhower:
Divide le attività in 4 categorie:
- Importante e urgente –> FALLO SUBITO
- Importante ma non urgente –>PIANIFICALO
- Urgente ma non importante –> DELEGA (se puoi)
- Né urgente né importante –> ELIMINA
Ti aiuta a non sprecare energie su attività che ti sono poco utili
Blocchi, non liste
Consiste nello schedulare ogni parte della giornata come se fosse un appuntamento e dedicare il giusto tempo per svolgere quelle attività. Puoi usare Google Calendar, Notion o Cron. L’obiettivo non è la rigidità ma la chiarezza.
Settimana a tema
Organizza i tuoi giorni per tipologia di attività, sistemando gli impegni per tema e dedicando uno o due giorni della settimana a quel tema.
Ciò ti permetterà di non passare continuamente da un contesto ad un altro riducendo il “costo cognitivo” del cambio attività
Regola dei 2 minuti
Se qualcosa richiede meno di 2 minuti allora falla subito. È una delle regole base del metodo GTD (Getting Things Done).
Oltre a questi metodi però ci sono delle attitudini che ognuno di noi dovrebbe cercare di migliorare affinché possano rendere il Time management più efficace. Innanzitutto, è importantissimo imparare a dire “no” (senza sentirsi in colpa).
Accettare ogni progetto, ogni gruppo studio, ogni evento per paura di perdere un’opportunità o per senso del dovere ci porta solo ad un sovraccarico che spesso non riusciamo a gestire. Dire “no” non è un rifiuto personale ma una scelta strategica per tutelare il proprio tempo e il proprio benessere.
Il benessere personale è fondamentale e dedicargli del tempo non è uno spreco. Il riposo è parte integrante della produttività. Dormire bene, fare sport, stare con gli altri, annoiarsi sono tutte attività fondamentali a rigenerare la mente e a potenziare la concentrazione.
Ovviamente non esite una formula magica.
Ogni settimana è una piccola battaglia di equilibri: studio contro sonno, lavoro contro tempo libero, obiettivi contro stanchezza.
Ma bisogna smettere di pensare che tutto si risolva con “più forza di volontà”.
Gestire il proprio tempo non vuol dire riempire ogni momento con delle attività ma scegliere consapevolmente cosa conta davvero, con metodo, pazienza, e qualche rinuncia ma anche con la consapevolezza che non serve fare tutto, basta fare le cose giuste.
E tu? Hai un metodo che ti salva dalle settimane più intense? Scrivilo nei commenti e raccontacelo. Potrebbe essere utile a chi, come te, sta imparando a stare in equilibrio tra crescita personale, studio e lavoro