JEIMM 2025: innovazione, condivisione e ispirazione a Torino

Quando 300 Junior Entrepreneurs invadono Torino (con buone intenzioni)

Dal 30 maggio al 1° giugno, Torino ha ospitato uno degli appuntamenti più attesi del network Junior Enterprise: il JEIMM 2025 (Junior Enterprise Italy May Meeting). Un evento che ha saputo unire formazione, ispirazione e networking, accogliendo oltre 300 giovani imprenditori provenienti da 31 università italiane. Organizzato da JEToP – Junior Enterprise Torino Politecnico, il summit ha generato un impatto significativo sia a livello formativo che economico, con un cashflow diretto stimato in 100.000 euro.

Al centro dell’edizione, il tema “We’ar The Future”, un invito a riflettere sul futuro dell’economia attraverso tre direttrici fondamentali: moda, tecnologia e sostenibilità. Temi affrontati in modo concreto, attraverso workshop, business game, pitch e tavole rotonde con protagonisti del panorama imprenditoriale italiano. Tra gli ospiti, brand emergenti come Maka proj.ect, DTA Studio, Essemme Studio e Rivélati, accanto a voci autorevoli come Assoconsult, Confindustria, Deda Group e Forbes Italia, media partner dell’evento con il format “Next Leaders”. Un’agenda intensa, un parterre variegato e un solo obiettivo: dare forma al cambiamento.

Networking, badge e caffè: la vera triade dell’apertura

Dopo una partenza all’alba da Pavia e una veloce sistemazione in hotel, ci siamo diretti al Teatro Colosseo per la cerimonia di apertura. La location era imponente, l’aria carica di entusiasmo e aspettative. Subito dopo il benvenuto ufficiale, abbiamo preso parte alla company fair, un primo test per le nostre capacità di dialogo, concentrazione e gestione del badge.

Abbiamo incontrato le aziende partner, fatto domande, raccolto contatti e anche qualche gadget (strumento fondamentale del networking, sia chiaro). A seguire, i pitch degli Excellence Awards ci hanno mostrato quanto il nostro network sia ricco di iniziativa e talento. Tutti gli interventi si sono distinti per professionalità e creatività, offrendo spunti concreti e idee brillanti. La giornata si è chiusa con un momento di networking informale: tanti sorrisi, strette di mano e un pensiero comune — “Siamo solo all’inizio”.

Formazione, business game e una cena in cravatta (con sorpresa)

La seconda giornata ci ha portati a The Place, centro nevralgico delle attività formative. Grazie a un form compilato prima dell’evento, abbiamo scelto due workshop da seguire, tra quelli offerti. I nostri si sono concentrati sulla moda: un mondo in costante evoluzione, sempre più orientato a soluzioni sostenibili e tecnologiche. I relatori ci hanno accompagnato tra case study e trend futuri, dimostrando come creatività e impresa possano coesistere e crescere insieme.

Nel pomeriggio, spazio ai business game: simulazioni aziendali che mettono alla prova capacità analitiche, problem solving e spirito di squadra. In parallelo si è svolta l’assemblea dei presidenti delle JE italiane, momento istituzionale di rilievo per le decisioni strategiche del network.

Dopo una giornata così intensa, è arrivato uno dei momenti più attesi: la cena di gala, tenutasi al Circolo della Stampa. Tra luci soffuse, brindisi e networking “in cravatta”, abbiamo celebrato i vincitori degli Excellence Awards e dei business game. L’eleganza della serata ha fatto da cornice a uno dei momenti più autentici dell’evento: quello in cui, tra un antipasto e un sorriso, ci si rende conto che ogni sforzo vale davvero la pena.

Valigie piene, ma la testa ancora di più

La giornata conclusiva è iniziata con la cerimonia di chiusura, dove è stato presentato il nuovo progetto “World of JE Italy”. Un momento simbolico, ma anche concreto: il segno tangibile di un network che cresce, evolve e guarda sempre un passo oltre.

Dopo tre giorni così ricchi, non è stato facile tornare alla normalità. A Pavia siamo rientrati con valigie più pesanti (complici brochure, taccuini e qualche penna extra), ma soprattutto con un bagaglio interiore carico di spunti, connessioni e motivazione. Il JEIMM 2025 ha confermato quanto le Junior Enterprise siano oggi fucine di idee, relazioni e futuro.

Ci siamo confrontati con realtà imprenditoriali reali, ci siamo messi in gioco in contesti nuovi e abbiamo rafforzato il senso di appartenenza a una rete che, in Italia, coinvolge oltre 1.700 studenti attivi e a livello globale supera i 16.000 Junior Entrepreneurs. Siamo tornati con nuove domande, nuove certezze e, forse, una consapevolezza più matura: non siamo solo studenti, siamo parte attiva del cambiamento.

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